Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
68%
 
 

Preparazione fisica: 72.25 %

 
Area: Cascate d'Arzino Prov: UD  AR  Difficile
  Tratti Esposti: SI
 Lunghezza: 15.7 Km  Temp. Calcolato: 6:20 h
 Dislivello: 915 m  Vel. Calcolata: 2.5 Km/h
 Salita: 1090 m  Alt. massima: 1663 m
 Discesa: 1090 m  Alt. minima: 748 m

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Autore: Daniele Walter

Se volete fare una gita in solitudine in luogo appartato lontano dai rumori della civiltà il Monte Sciara è il posto ideale, se volte aggiungerci un pizzico di 'avventura' senza eccessivi rischi seguite la dorsale che unisce Il Monte Sciara Piccolo al Monte Sciara Grande.

Il punto di partenza sono gli stavoli Piè della Valle presso sella Chiampon (m 768, parcheggio) N46.34377° E12.88166° raggiungibile da diverse direttrici, forse la meno scomoda è da Verzegnis lungo la strada (o meglio la pista, visto i missili a due ruote che la risalgono) per sella Chianzutan, superatala si scende qualche km e ad un tornante si svolta a destra seguendo l'indicazione Val di Preone - Cascate Arzino.

Oltrepassato il posteggio delle cascate, dopo circa 500 sulla sinistra individuare uno slargo, al di là del torrente un'altro ampio parcheggio con l'indicazione Il Fontanone (le sorgenti del torrente Arzino a circa 1km a piedi). Dal parcheggio imboccare la carrareccia che sale entrando subito nel bosco, segnavia CAI n.826 (ignorare il cartello di strada chiusa per lavori 2023).

Trascurare una deviazione a sinistra e proseguire in costante ma non ripida salita con alcune svolte nel bosco superando i recenti lavori forestali, ignorando ogni possibile deviazione, lungo la strada sono visibili interessanti stratificazioni della roccia.

Si raggiunge un evidente incrocio, proseguire diritti (a destra si va al ricovero Lupieri a Plan Vidal), dopo poco si arriva ai prati dei ruderi di Malga Vallon, ora la strada fa un'ampia svolta a sinistra e rientra nuovamente nel bosco, ancora un paio di tornanti, una svolta a destra si attraversano le pendici del Monte Teglara per circa 1km.

Usciti dal bosco ci si apre davanti agli occhi la magnifica conca erbosa formata dal Monte Cuesta Spioleit, Sciara Grande, Sciara Piccola, Teglara. Ancora qualche centinaio di metri e arriviamo in vista della casera Teglara, in stagione è presente un grande gregge di pecore con alcuni cani pastore e un maremmano di guardia, più socievoli del pastore.

Mi accoglie il maremmano, dopo avergli fornito abbondanti coccole mi concede il privilegio di raggiungere la casera, oltre la zona riservata al pastore c'è sempre aperta una stanza con ampio camino tavolato e sul soppalco la possibilità di uno spartano bivacco, non è presente alcuna fonte in zona perciò è necessario provvedere da sé all'approvvigionamento. Fino a questo punto il percorso è ben chiaro e senza alcuna problematica per chiunque ed è già una bella gita.

Ora la questione si fa più seria, è possibile raggiungere senza grandi difficoltà la cima del Monte Sciara Grande prendendo la traccia di sentiero che dalla casera si stacca quasi in piano e seguirlo verso Sud, (CAI 830 indicazioni poco oltre la casera), fino alla Forcella Sciara la traccia è appena marcata e i segnavia radi, da qui abbandonare il sentiero segnato che scende e individuare una traccia che risale a volte tra i mughi fino alla vicina cima del Monte Sciara Grande, la cima ha solo un mucchietto di pietre a indicazione, poco più sotto è stato eretto un caratteristico crocifisso in ferro, è raggiungibile lungo un'esile traccia esposta oppure individuano varchi tra i mughi in zona più protetta.

Se invece si vuole, e se si è in grado di camminare fuori da sentieri segnati e in forte esposizione, è molto remunerativo e appagante percorrere l'intera cresta che collega Forcella Teglara alla Forcella Sciara, toccando le cime Sciara Piccola, Sciara Grande e un numero imprecisato di altre piccole elevazioni.

Dalla casera imboccare il sentiero CAI 830, i primi metri sono in comune al precedente, al cartello indicativo individuare la traccia pochissimo evidente che sale decisamente alla dorsale, rarissimi segnavia indicano il percorso costellato da piccole doline e inghiottitoi che è necessario aggirare. Raggiunta la Forcella Teglara, o a scelta appena prima, individuare con difficoltà, una tracccia che si stacca a sinistra di quella 'principale'.

Ora si cammina ' a vista' più o meno lungo il crinale verso la non acora visibile cima della Sciara Piccola, il panorama è ampio sia verso la conca prativa che nel il profondo versante di Tramonti di Sotto, l'attenzione deve essere continua.

Raggiunta la vetta, dopo la meritata pausa e aver goduto il magnifico panorama, si vede chiaramente la successiva meta ma non così chiaramente il percorso, ancora si deve cercare bene il percorso migliore tra le doline, una vaghissima traccia agevola la questione, ma solo a tratti, è bene seguirla il più fedelmente possibile perché permette di oltrepassare un'ampia zona di fitti mughi che ci separano dalla cima Sciara Grande.

Qui il percorso si fa più ardito, e in molti tratti piuttosto esposto, tra i rami di mugo e precipizio sottostante, massima attenzione e passo sicuro necessari (molto pericoloso in caso di fondo bagnato). Si raggiunge così prima la croce metallica e poco oltre la cima della Sciara Grande. Dalla cima si rientra alla casera per il percorso diretto precedente ed al punto di partenza per la strada percorsa in salita.

Ritengo l'itinerario alla sola Sciara Grande difficoltà E, invece l'intero percorso di cresta EE, necessità di ottimo orientamento su percorsi fuori sentiero segnato e attitudine a passaggi molto esposti.


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Fotografie e Itinerario di Daniele Walter


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