Il monte Musi fa parte di una lunga bastionata ed è formato da due cime separate tra loro. La più alta è la cima Est di 1878 metri, mentre la Cima Ovest è di 1862.
Possono essere raggiunte dalla Valle del fiume Torre oppure da Sella Carnizza. Qui è descritto l'itinerario dalla Val Torre per la cima Ovest. Raggiungere Tarcento e risalire la Val Torre oltrepassando Vedronza e Pradielis; lasciare a sinistra il bivio per Musi.
Dopo il doppio tornante, continuare per un paio di km fino a trovare, sulla sinistra, uno slargo con uno sterrato. Da qui iniziano le indicazioni del segnavia CAI n.737. Proseguire sullo sterrato nel letto del torrente per un centinaio di metri, fino alla sbarra con divieto di transito e al grande posteggio a servizio anche del vicino agriturismo.
A piedi, proseguire lungo lo sterrato che in 5m porta all'agriturismo sopra citato, superarlo, e addentrarsi nel rado boschetto alle sue spalle. Con qualche saliscendi e il guado di un torrente in secca, si arriva ad un bivio con cartello indicatore. Prendere a destra, in salita.
Da qui si entra in un bel bosco più fitto, e la pendenza del sentiero si fa più ripida. Si prosegue, così, in buona pendenza, fino ad un primo tratto delicato e lievemente esposto, ma con l'aiuto di un corrimano e un paio di gradini metallici lo si supera agevolmente.
Se questo punto già mette in imbarazzo, è meglio non proseguire. Non è una gita adatta a voi, nemmeno raggiungere il Bivacco Brollo, in quanto il percorso è costantemente molto ripido e tendenzialmente sulla massima pendenza.
Proseguendo, si compie un ampio giro a contornare, a sinistra, una modesta elevazione, il Monte Tamor. Si arriva, quindi, ad un grande canale/colatoio che è necessario attraversare (attenzione in caso di forti piogge o temporali) e, poco dopo, si raggiunge una cascatella d'acqua fresca.
Proseguendo sempre in decisa salita, si entra in un canalone erboso estremamente ripido. Sotto il dubbioso sguardo di numerosi camosci, che si stagliano dalle guglie che lo affiancano, si risale, molto faticosamente, fino al suo termine, ad un vago colle.
Valicato il colle, ci si trova in un bel bosco di faggi e, sempre con ripida salita, si raggiunge il limitare tra faggi e mughi; ancora qualche gradino erboso e si è ad un bivio con cartello. A sinistra, a qualche decina di metri, si trova il Bivacco Brollo in corrispondenza alla cima del Monte Ruscie. Appena sotto, un poggio con tavolo e panche.
Da qui si apre il baratro sottostante: un'immensa vista sulla Val Torre e uno spicchio di pianura friulana. Fino ad ora le difficoltà sono state relative. Possiamo considerare il sentiero E "Evoluto" per la pendenza elevata e la relativa esposizione di qualche piccolo tratto.
Proseguendo, a destra, la questione cambia, e di molto. Sarà necessaria l'assoluta propensione al vuoto e una certa dimestichezza con la scalata. Ancora per pochi metri tra i mughi e il sentiero diventa una stretta traccia su una cresta piuttosto esposta; alcuni passi a cui fare molta attenzione e inizia il cavo di assicurazione (consigliato kit da ferrata).
La prima parte sale per gradoni, sempre lungo la vaga cresta, che ora è diventata rocciosa. Ora, il primo passo "chiave" è un traverso un po' aggettante, ascendente verso destra, di una decina di metri. Niente di estremo, ma, se qui non passate con disinvoltura, è meglio non proseguire.
Si continua ancora per gradoni e presto il percorso si fa ancor più verticale, raggiungendo un secondo passo chiave: un breve, ma verticale camino, che viene superato anche con l'aiuto di alcuni pioli. Scalarlo senza l'aiuto della corda può non essere banale.
Si prosegue, ora, un poco più facilmente, fino al termine della corda di sicurezza, ma non si deve ancora allentare l'attenzione. Per raggiungere la vetta si devono superare ancora una cinquantina di metri, con un paio di passaggi non banalissimi (I+/II), ma questa volta senza assicurazione. Non sono ammessi passi falsi e, soprattutto, ci si deve ricordare che saranno da fare anche in discesa, che notoriamente è più impegnativa.
Poco sotto la vetta si stacca, a destra, l'esilissima ed espostissima traccia che porta alla cima Est e successivamente a Sella Carnizza. Seguendo, invece, i segnavia a sinistra con ancora qualche passo delicato, in breve, si raggiunge la vetta della Cima Ovest.
Il ritorno è dallo lo stesso percorso. Nota sconsigliata in caso di forti piogge nei giorni precedenti. In caso di temporali improvvisi fare molta attenzione nell'attraversare un paio di canali/colatoio che potrebbero trasformarsi in pericolose cascate. Programmare la gita solo in situazione di bel tempo stabile.
Difficoltà EE fino al bivacco Brollo, EEA/F per la vetta. Carta Tabacco 027.