Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
41%
 
 

Preparazione fisica: 60.28 %

 
Area: Monte S.Michele - Sagrado Prov: GO  anello  Media
 
 Lunghezza: 19.1 Km  Temp. Calcolato: 6 h
 Dislivello: 252 m  Vel. Calcolata: 3.2 Km/h
 Salita: 511 m  Alt. massima: 275 m
 Discesa: 511 m  Alt. minima: 23 m

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La giornata è piuttosto uggiosa, quasi autunnale, ma fortunatamente appena scendiamo dall’auto smette di piovere.

Parcheggiamo davanti alla stazione di Sagrado e seguiamo verso il sottopasso ferroviario dove troviamo le prime indicazioni per il Monte S. Michele e il segnale del CAI 76. Oltrepassato il sottopasso continuiamo lungo la strada, attraversando il borgo di Castelvecchio fino a immetterci sulla provinciale, dove incontriamo un primo cippo commemorativo, Cippo Venezian dove prendiamo a destra un sentiero segnalato che ci porta a Castelnuovo dove visitiamo il Parco Ungaretti con le testimonianze della presenza dell’autore, con una sua statua e alcune targhe in cui sono riportate delle sue poesie.

Il parco è ricco di specie arboree, tra le quali una secolare Quercia Peduncolata del XVI secolo, un florido limoneto e vigne. Nel parco, che merita una visita, sono presenti anche una villa costruita accanto ad una antica torre di cui sono ancora evidenti le mura. Usciamo dal parco e, per non tornare sulla provinciale, seguiamo una carrareccia che sale dolcemente tra vigne e campi di colza che colorano l’orizzonte di giallo.

Oltrepassato un grande casolare ci accorgiamo di essere finiti in una proprietà privata completamente recintata, così dobbiamo scavalcare la recinzione per ritrovarci vicino a Quota 142 che però non è accessibile, così torniamo sulla provinciale e prendiamo un sentiero che ci conduce per una zona boschiva, passando per il Bosco Lancia e il Bosco Triangolare dove facciamo una piccola deviazione per un punto panoramico dove la prospettiva si appiattisce e la linea dell’orizzonte divide decisa il cielo dal piatto territorio sottostante.

Lungo il percorso la vista si apre sulle campagne circostanti e arriva fino al mare e il cielo sembra aprirsi. Siamo in alcuni tratti lungo il Sentiero Ungaretti dove si incontrano delle targhe con le poesie dell’autore. Proseguiamo attraverso il Bosco Cappuccio, dirigendoci quindi verso il Monte di Mezzo e la zona del museo a cielo aperto, prima di raggiungere la quale ci dirigiamo oltre verso la Cima 1 del Monte S.Michele.

Incontriamo il Sentiero dei Cippi, dove sono disposti decine di cippi commemorativi dei reparti impegnati nelle numerose battaglie che hanno avuto luogo qui nel 1915. In ognuna delle cime del San Michele troviamo un cippo e un cartello che ricorda i fatti accaduti.

Nel percorso tra le varie cime sono presenti i resti di trincee e ricoveri di entrambi gli eserciti. Scendiamo da questa prima cima e proseguiamo a destra su una mulattiera, deviano nuovamente poco dopo per salire alla cima più alta del Monte S. Michele, a 276 m. Ci dirigiamo verso la zona monumentale, incontrando sul cammino i resti del Schönburg Tunnel austriaco e altri cippi lungo la via.

Arriviamo alla Cima 3, dove troviamo degli enormi fori sulla montagna, gli sbocchi delle Cannoniere. Al museo ci accoglie un gentile addetto che ci illustra cosa possiamo visitare e le relative tariffe, optiamo per una visita alle Cannoniere della III Armata, così dotati di caschetto visitiamo le gallerie in cui trovavano sede le artiglierie italiane e nei dintorni del Museo, la Trincea della Tulella e la Caverna fortificata del generale Lukacich dove però non si può entrare causa crolli.

Lasciamo la zona del museo e seguiamo le indicazioni per Cima 4, dove è presente il cippo presente anche sulle altre cime, una più grande colonna monumentale e una targa con la famosa poesia’Veglia’di Ungaretti che abbiamo studiato a scuola. Proseguiamo verso il Valloncello di Cima 4, dove sono presenti altri resti di trincee, fino ad arrivare all’Albero Isolato, scendiamo per il relativo sentiero tra ampie fioriture di gialle primule e scendiamo, un po’per carrareccia un po’per sentiero fino a sbucare in Via Piantella, dove troviamo la Trincea delle Frasche, trincea sapientemente occultata dai soldati ungheresi con coperture in frasche.

Da lì seguiamo le indicazioni per il cippo monumentale Brigata Sassari, passiamo a Quota 164 e raggiungiamo l’imponente cippo-monumento a Filippo Corridoni. Da qui seguiamo per carrareccia, passando per Quota 140 e rientrando al sottopasso della ferrovia e al parcheggio.


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Fotografie e Itinerario di Mauro


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INDICAZIONI STRADALI
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