Questo itinerario si svolge in alta Val Zemola, in un ambiente suggestivo e selvaggio, duramente colpito dalla tempesta Vaia, di cui ne porta ancora i segni. Regala emozioni straordinarie, attraverso ambienti molto differenti, popolati da numerosi stambecchi e camosci.
Da Barcis risaliamo la Val Cellina fino a Erto Nuova, svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per la Val Zemola. La strada è una stretta rotabile che sale con alcuni tornanti, in alcuni tratti è priva di protezioni, fino a Casera Mela.
Ampio spazio di parcheggio a pagamento ( 1180 m. ). Dal parcheggio seguiamo la lunga strada forestale che sale verso il Rifugio Maniago ( CAI 374 ). La percorriamo agevolmente attraversando il torrente Gè di Pezzei.
La strada si fa poi sentiero, salendo nel bosco con una discreta pendenza. In un' ora e mezza circa di cammino raggiungiamo il bellissimo Rifugio Maniago ( 1730 m. ) che ha festeggiato quest' anno i 60 anni.
E' una struttura aperta tutti i giorni da Giugno a Settembre con possibilità di pernottare. Dopo una breve sosta, fatto rifornimento di acqua da una fontana, ignoriamo la traccia a sinistra per la Spalla del Duranno ed il sentiero alpinistico Osvaldo Zandonella. Proseguiamo lungo il CAI 374 verso la nostra Forcella.
Il primo tratto attraversa mughi e facili roccette. La seconda parte sale lungo ghiaie sotto la parete Sud del Duranno. L' ultimo tratto è un pò più complicato con passaggi di I° su roccia scollinando senza ulteriori difficoltà fino a Forcella Duranno ( 2217 m.). Si tratta di un punto veramente molto panoramico, popolato da stambecchi.
la vista spazia dal vicino Duranno alla Cima dei Preti e Cima Frati nonchè sulle Cime Centenere ( 2297 m. ) che raggiungiamo agevolmente da un sentierino che sale in cresta e firmiamo il quaderno di vetta che troviamo sotto un ometto in cima.
Ripercorriamo a ritroso il nostro cammino fino alla base della Forcella Duranno, ci fermiamo per una pausa ristoratrice in uno spiazzo erboso in compagnia di una coppia di stambecchi. Il rientro ripercorre la stessa strada intrapresa. Non abbiamo trovato difficoltà per quanto riguarda l orientamento.
Il sentiero è molto ben segnalato. l' ultimo tratto prima della Forcella richiede assenza di vertigini, passo sicuro e una minima esperienza alpinistica. Barbara e Mauro.